martedì 8 dicembre 2015

Recensione #2: Schegge di Me/Shatter Me, Tahereh Mafi.




Titolo italiano: Schegge Di Me.
Titolo originale: Shatter Me
Autore: Tahereh Mafi
Pagine: 360
Prezzo: 17,00 €
Casa Editrice: Rizzoli
Trama: 264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.
Le mie frasi preferite: “Quando riprende a sorridere mi viene voglia di fotografarlo. Starei a guardare la curva delle sue labbra per il resto della vita.”  E molte, molte altre.
Il mio voto: Quattro stelle e mezzo.
La mia recensione
La scrittura della Mafi è sorprendentemente moderna, strana e poetica. A momenti può confondere, questo è da ammettere. Ma niente è meglio che entrare completamente nei pensieri di un protagonista, e la Mafi con il suo bizzarro stile ci è riuscita benissimo perfettamente (questo è, infatti il suo stile come se fosse un’autocorrezione mentale). Il mondo distopico creato dall’autrice è quasi solo accennato, ma promette grandi cose anche così.
Juliette ha diciassette anni e non può toccare alcun essere vivente, perché il suo tocco provocherebbe un dolore inimmaginabile e quasi sempre, la morte. Nessuno, per questi motivi, le ha mai dato amore e perfino i suoi genitori pensavano che fosse un mostro da tenere rinchiuso. Juliette è quindi intrappolata nel suo stesso corpo, oltre che in una cella di un manicomio e ogni giorno la sua salute mentale peggiora. Il mondo che vede da una piccola finestrella nella sua cella è devastato e ormai la Restaurazione, un partito politico-militare che prometteva rinascita a quell’umanità devastata, ha preso il sopravvento.
Grazie alla scrittura della Mafi, inoltre, non si può non sentire o non emozionarsi davanti a questo personaggio, così rotto  psicologicamente, bisognoso di calore. A darle questo “calore” arriva Adam, personaggio buono ed altruista, che mette al primo posto quelli che ama, che diventa il suo compagno di stanza. Adam è però anche parte del suo passato, l’unica parte positiva del suo passato.
Ma altri guai arrivano per Juliette, arriva Warner, uno dei capi della restaurazione. Lui la vuole per sé e vuole fare di lei un’arma nelle mani della Restaurazione per mettere a tacere i ribelli, per torturare ed uccidere. Warner è uno di quei personaggi che ti ispirano odio ed amore a prima vista e non nascondo che quando è apparso per la prima volta mi è scappato un sorriso, è stato amore a prima vista. È così tridimensionale, ben studiato che è impossibile non provare emozioni contrastanti nei suoi confronti.
Kenji, inoltre, è un personaggio che porta leggerezza e buon umore che non può mai mancare.
Le scene d’amore non sono poche e sanno essere sensuali e piene di suspense. L’evoluzione del personaggio di Juliette, infine, è facilmente individuabile . Anche se pur sempre impaurita e piuttosto paranoica, vediamo una Juliette che cambia visibilmente durante tutto il libro e riesce finalmente a camminare sulle sue gambe, facendo le sue scelte.
Insomma, Schegge di me è assolutamente un libro da leggere.

E voi l’avete letto? Che ne pensate?
Baci,

Sara.

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